30 ottobre 2005

Shopping Online: tempi d'oro per l'ecommerce

shopping onlineUn sondaggio di marketing sui trend di acquisto realizzato da Shopzilla (http://www.shopzilla.com/) tra coloro che fanno shopping online, ha rivelato che il 40% dei consumatori americani ha aumentato considerevolmente il numero di acquisti effettuati su internet a causa del caro benzina.

Il 15% di coloro che hanno preso parte al sondaggio rivela che preferisce acquistare su internet per risparmiare sulla benzina che servirebbe per girare i vari negozi.

Tempi d’oro quindi per Shopzilla, noto motore di ricerca per lo shopping online e per l’ecommerce in genere!

Yahoo Trip Planner: il nuovo tool di Yahoo Travel

Yahoo Trip PlannerIl colosso internet Yahoo! ha lanciato una suite di nuovi prodotti che di fatto trasformano Yahoo! Travel in una completa guida online dedicata ai viaggi per raggiungere oltre 40.000 destinazioni nel mondo.

Yahoo! Travel (http://travel.yahoo.com/) infatti ha appena rilasciato un nuovo servizio denominato Trip Planner Beta (http://travel.yahoo.com/trip) che consente di salvare e condividere hotel, ristoranti, attrazioni, cose da fare, mappe, inserire tag ed altro ancora, aggiungere le date del viaggio, i propri commenti o link ad altri siti, creando così itinerari personalizzati che è possibile stampare, pubblicare o semplicemente salvare online, in modo da potervi accedere in qualunque momento si disponga di una connessione ad internet.

Un altro aspetto d’interesse è rappresentato dall’integrazione di Flickr, la piu’ importante web community di photo sharing, all’interno dei vari tool di Trip Planner Beta.

Per i curiosi ecco un itinerario di esempio.

"At Yahoo! Travel, we want to help travelers find, use and share the knowledge needed to make the most of their trips," said James Slavet, general manager of Yahoo! Marketplace – Travel and Autos.

  • User Ratings and Reviews -- Yahoo! Travel now features nearly 500,000 user
    ratings and 250,000 reviews written by Yahoo! users about various destinations,
    hotels, restaurants and activities.
  • Hotel Guides -- The addition of over 200,000 vacation rental by owner listings enhances Yahoo!'s existing database of over 150,000 hotels.
  • Destination Guides – Highly specific content on over 40,000 destinations and nearly 200,000 points of interest, including recommendations on things to do and places to eat.

27 ottobre 2005

Google Base: il database online di casa Google

Google Base (http://base.google.com/), ossia l’ennesima strategia del googleplex volta a gestire l’informazione mondiale.
In effetti si tratta di un tentativo (in fase di test) per offrire ai navigatori un accesso alternativo al web content.


google-base
Nello specifico Google Base è un database su cui e’ possibile riportare qualunque tipo di content online ed offline, rendendolo ricercabile via web.
Qualunque item inserito dentro questo database avra’ delle specifiche tali da facilitarne la ricerca online da parte degli utenti all’interno del database di Google.

A seconda dell’importanza dell’oggetto ricercato, i risultati potranno essere disponibili anche nei risultati organici del motore di ricerca, cosi’ come all’interno di Froogle e Google Local.

Per maggiori informazioni su Google Base

24 ottobre 2005

Search Marketing: Yahoo! abbatte il minimo di spesa

search marketingYahoo! ha eliminato, per la gioia di tutti gli advertiser low-budget, il limite minimo di spesa del suo programma Yahoo Search Marketing, precedentemente fissato a 20$ al mese.

Dopo aver realizzato soluzioni di marketing per piccole imprese (come ad esempio i suoi strumenti di ecommerce o i suoi vari tool di marketing), Yahoo! compie quindi un ulteriore passo in avanti verso tutti quegli advertiser che non dispongono di cifre elevate da investire nel search marketing, ma che comunque dimostrano interesse verso soluzioni di sponsored listings e Pay Per Click sul suo network.

Chi non lo ha ancora provato certo ora non ha più scuse!

16 ottobre 2005

Coupons Marketing: statistiche

Emarketer pubblica i risultati di un interessante sondaggio sul coupon marketing, condotto da Prospective, società che fornisce soluzioni di online marketing performance-based.

Circa 2/3 dei consumatori statunitensi, almeno una volta a settimana, ritaglia o stampa coupon da vari giornali, magazine ed inserti. Molti di questi consumatori sono interessati a reperire questi coupon anche online.

Ciò che di interessante emerge dal sondaggio, è che il 96% di coloro che ne hanno preso parte stampa o ritaglia coupon, ed il 62% lo fa almeno una volta a settimana.

Attualmente il 10.5% dei consumatori americani ricorre ai coupon online ottenuti tramite siti web (5.7%), banner advertising (0.4%) e direct email marketing (4.4%).


coupons marketing
Come riporta Jere Doyle, CEO di Prospective, il coupon marketing puo' essere una delle piu' importanti strategie di marketing da seguire per attrarre i clienti e riuscire a fidelizzarli.

15 ottobre 2005

Baby Boomers: il sogno dei marketer

baby boomers
Ieri Businessweek.com ha pubblicato un interessante articolo di marketing sui baby boomers. Felice di aver precorso i tempi di qualche giorno con il mio post sui Baby Boomers apparso su Imli che titolava: Baby Boomers: la "nuova" frontiera del marketing.

14 ottobre 2005

Baby Boomers: ovvero marketing post-moderno

baby boomers marketingI politicanti ed i benpensanti di fine anni ’60, guardando l’innumerevole e multiforme folla di ragazzi presenti a Woodstock per quello che sarebbe divenuto il più popolare free concert della storia, pensava che quell’assembramento di giovani “sballati” erano il fallimento di quella società in pieno boom economico.

Uomini, donne, bambini per cinque giorni avrebbero vissuto in una bolla atemporale, in un non-luogo, dove le usuali leggi della società civile non sarebbero esistite e le uniche regole erano dettate dalla grande madre terra, con l’alternarsi di pioggia, sole, vento e caldo asfissiante.

Sesso, droga e rock ‘n roll, questi gli unici fondamenti comuni a quel microcosmo di giovani. Nessun pensiero al futuro, al lavoro, alla programmazione. La vita era tutta nel momento stesso. Già il domani era troppo lontano. Peace and love l’unica politica condivisa, senza differenza di schieramenti. In quegli anni che vedevano gli stessi giovani presenti in quell’afosa spianata, marciare e lottare per le nuove conquiste della società civile: l’aborto, il femminismo, l’avversione alla guerra.

“Falliti” così i loro padri li etichettarono.

A distanza di quarant’anni quei giovani sono cresciuti ed a dispetto dei ben-pensanti (che alla luce dei fatti si potrebbero definire mal-pensanti) sono divenuti la classe dirigente della società attuale.
I capelli si sono notevolmente accorciati, la barba ed i baffi hanno lasciato il posto ad una rasatura impeccabile ed i vestiti stracciati di quei giorni al concerto sono divenuti dei completi blu con cravatta coordinata. Solo negli stati uniti sono 78 milioni, in Italia, stime alla mano, sono 15 milioni. Pronti a spendere in tutto ciò che è considerato migliore. Hanno soppiantato il vecchio modo di lavorare, ne hanno inventato uno completamente nuovo proiettato al guadagno ed al prestigio personale.

Sono manager d’azienda, uomini di marketing, dirigenti, imprenditori. Lavorano dodici ore al giorno per potersi poi permettere l’auto di lusso, da mostrare agli amici durante i “week-end”, comprano barche per l’estate e chalè in montagna per l’inverno. Sono informatissimi sul mondo finanziario avendo soldi investiti su più mercati azionari. Sono i figli del boom economico e vogliono tutto il meglio possibile. Sono definiti baby boomers; mantengono la forma mentis del sentirsi giovani. Si vedranno vecchi quando avranno 70 anni, quindi per il momento ancora spendono.

Sono la gallina dalle uova d’oro per i marketers: perché questi “giovani-vecchi” in giacca e cravatta vogliono sentirsi ancora giovani, in salute, vitali e sexy, e per far questo sono pronti a dilapidare qualsiasi guadagno accumulato.
Vogliono viaggiare in prima classe, pernottare negli alberghi esclusivi, mangiare in ristoranti a la page. Per gli esperti di marketing approcciare questo target richiede nuove strategie diverse da quelle adottate per le generazioni di over 50 che li hanno preceduti, in quanto i baby boomers pensano, vivono, sentono ed agiscono in modo del tutto diverso.
A differenza degli altri, sono l’unico segmento sociale con portafogli ricolmi di soldi e con la pulsione di spenderli.

L’unica loro meta è il vivere il più a lungo possibile, nel modo migliore possibile, provando con tenacia ed anzi raddoppiando gli sforzi nei confronti di tutti i possibili ostacoli.
Sono i figli di quel concerto nella campagna del New Jersey, ma anche figli delle conquiste sociali, della guerra fredda e del boom economico.
Sono i baby boomers. La nuova, dorata faccia, della nostra società.
Ma la questione è un’altra; chi glielo dice ora ai loro padri?

di Andrea Signori

10 ottobre 2005

Yahoo ricerca i Podcasts

yahoo podcast Yahoo ha lanciato nella giornata di oggi una nuova pagina di ricerca dedicata ai podcasts.

Nello specifico è possibile ricercare i podcast sparsi su internet attraverso: search box, tags e una directory, tramite la quale è possibile selezionare la categoria d'interesse su cui effettuare la ricerca.

Yahoo inoltre mette a disposizione sull'home page dedicata una classifica dei podcast più popolari ed una per quelli invece altamente raccomandati.

Non vi rimane che darvi ai podcast. Buon ascolto!

09 ottobre 2005

Google Zeitgeist: Top 15 Gaining Queries

Per i curiosi del web search e delle keyword più ricercate, eccovi la classifica di Google Zeitgeist aggiornata al 3 ottobre scorso:


google zeitgeist

Microsoft e Time Warner ridiscutono di Aol/Msn

search engine marketingVia Reuters la notizia che Time Warner e Microsoft hanno ripreso i colloqui relativi a una alleanza tra le loro unità Internet, America Online e MSN, scrive oggi il Wall Street Journal.



Le due società sono interessate a combinare i contenuti Web di Aol con la tecnologia relativa ai motori di ricerca di Microsoft.


I colloqui sono iniziati quest'anno, ma si sono bloccati alla fine dell'estate su diversi punti, compresi problemi tecnici e questioni relative al controllo.

Molti ostacoli restano ancora da superare prima di un accordo, scrive il giornale, citando persone vicine alla trattativa. Una fonte ha detto che se un accordo non sarà raggiunto entro l'anno, probabilmente salterà del tutto.

Time Warner sta discutendo anche con altre società interessate ad una partnership con Aol, scrive ancora il quotidiano.

Né Microsoft né Time Warner hanno commentato per il momento.

Everyone's an Expert (about something)

Ho approfittato del pomeriggio domenicale per leggere il nuovo e-book di Seth Godin dal titolo: Everyone's an Expert (about something).

Squidoo marketing motori di ricerca
Sono circa una trentina di pagine, che hanno come focus principale quello di superare il limite dei motori di ricerca che sì sono in grado di offrire risultati, ma che alla fine rappresentano solo corrispondenze, e non significati.

Questo è un limite invalicabile del web, almeno di come e' stato impostato fino ad oggi.

Spesso e volentieri il navigatore ha bisogno di trovare significati ed approfondimenti, invece di una lista a volte infinita di milioni di possibili corrispondenze con una data query. Il significato inteso quindi come passaggio suggessivo a quello della ricerca.

Per superare il limite attuale del web, Seth Godin introduce concetti e strumenti come il nowblog o lens o ancora una sua nuova piattaforma non ancora ultimata: Squidoo

Hitwise Intelligence: una finestra sul web

Molti di voi conosceranno sicuramente Hitwise. Per quelli di voi che ancora mancano all'appello, Hitwise è una società leader nell'analisi dell'utilizzo di internet e che studia su base giornaliera il comportamento degli utenti per oltre 500.000 siti web.


blog Hitwise Intelligence
Uno degli scopi del weblog Hitwise Intelligence, lanciato lo scorso mese dal suo team di analisti e ricercatori, è proprio quello di fornire dati e spunti di discussione su tematiche legate al web marketing come il trend dello shopping online piuttosto che nuove strategie di acquisizione di nuovi clienti, rappresentando quindi uno spazio unico di approfondimento di argomenti legati all'uso del web.

Da aggiungere ai propri bookmark!

06 ottobre 2005

Content online: gratuito o a pagamento?

L’informazione online deve essere gratuita. Probabilmente questo è un pensiero che non appartiene piu’ a molti navigatori internet, dal momento che sempre più persone pagano per i contenuti online, come dimostrato da uno studio condotto da Jupiter Research dal nome: "Paid Content and Services Forecast 2005-2010".

Questo studio ha evidenziato come 2/3 degli utenti internet adulti siano ancora restii a pagare il content per evitare la pubblicità online. Vero anche che circa il 31% dei soggetti che hanno preso parte al sondaggio, riferisce di aver pagato per alcuni tipi di contenuti online, con una percentuale di crescita del 5% rispetto allo scorso anno.

Secondo una previsione della Jupiter Research la spesa per il paid content raggiungerà la cifra di 3.8 miliardi di dollari quest’anno, per raggiungere quota 8.9 miliardi di dollari nel 2010.

content online gratis
Escludendo giochi e musica però il trend di crescita non e’ così incoraggiante dal momento che la spesa per content “generico” salirà dai 2.1 miliardi di dollari attuali a 3 miliardi di dollari nel 2010.

03 ottobre 2005

Google propone servizi Wi-Fi gratis a San Francisco

Google Wi-FiFacendo il più grande passo finora nel mercato delle comunicazioni wireless, Google Inc. ha detto ieri di aver proposto servizi wireless per Internet gratuiti in tutta la città di San Francisco.

La società di ricerca sul Web dice di aver risposto a una richiesta di informazioni da parte della città di San Francisco per testare i servizi Internet locali via Wi-Fi, la tecnologia wireless a corto raggio che hanno tutti i nuovi computer portatili.

"Google ha inviato una proposta di offrire accesso gratuito a Internet via Wi-Fi all'intera città di San Francisco," ha detto Google in un comunicato.

L'accesso Wi-Fi potrebbe essere finanziato attraverso la pubblicità online, ha aggiunto un portavoce di Google.
[via reuters]

Dopo Google Print ora ci prova Yahoo

Yahoo sta lanciando un "nuovo progetto" sulla falsa riga di Google, che con il suo Google Print suscitò non poche polemiche e reazioni (anhe legali, basta ricordarsi dell'Opt-out) in merito alla questione del copyright. Yahoo sta però affrontando questa impresa titanica non da sola, bensì con l'appoggio dell' Open Content Alliance (OCA), di cui fanno parte molti di quelli che criticarono aspramente il progetto Google Print.

Patricia Schroeder, presidente dell'Association of American Publishers, ritiene che l'approccio mostrato da Yahoo sia molto incoraggiante. Una gran parte dell'informazione che Yahoo digitalizzerà (libri, ma anche file video, audio etc...) sarà rappresentata da materiale coperto da copyright, ma volontariamente offerto da editori ed autori, come viene riportato da David Mandelbrot, vice presidente per la ricerca di Yahoo!

Inoltre al fianco di Yahoo! nel progetto di digitalizzazione ci saranno partner del calibro di Hewlett-Packard ed Adobe Systems oltre a Internet Archive, European Archive, O'Reilly Media, l'Università della California e quella di Toronto. Che ci crediate o meno l'iniziativa di Yahoo ha ricevuto il plauso del Googleplex che ritiene benvenuti tutti gli sforzi orientati a rendere l'informazione accessibile su scala mondiale. Il progetto di Yahoo è poiparticolarmente degno di nota in quanto tutta la mole di informazioni che verrà digitalizzata non sara' esclusiva di Yahoo soltanto, ma sarà liberamente accessibile da qualunque motore di ricerca.

02 ottobre 2005

Marketing Virale: suggerimenti di Seth Godin

marketing viraleVi ripropongo un post interessante di Seth Godin in merito al marketing virale, e più nello specifico, cosa rende virale un'idea:

No one "sends" an idea unless:
a. they understand it
b. they want it to spread
c. they believe that spreading it will enhance their power (reputation, income, friendships) or their peace of mind
d. the effort necessary to send the idea is less than the benefits

No one "gets" an idea unless:
a. the first impression demands further investigation
b. they already understand the foundation ideas necessary to get the new idea
c. they trust or respect the sender enough to invest the time

This explains why online ideas spread so fast but why they're often shallow. Nietzsche is hard to understand and risky to spread, so it moves slowly among people willing to invest the time. Numa Numa, on the other hand, spread like a toxic waste spill because it was so transparent, reasonably funny and easy to share.

Notice that ideas never spread because they are important to the originator.

Notice too that a key dynamic in the spread of the idea is the capsule that contains it. If it's easy to swallow, tempting and complete, it's a lot more likely to get a good start.

But that doesn't mean that there's no role for mystery or ideas that unfold over time. In fact, the unmeasurable variable here is style. Howard Dean's ideas spread at the beginning--not because of the economic ramifications of his immigration policy, but because of the factors above. The way they were presented fit into the worldview of those that spread them.

A key element in the spread of ideas is their visual element. iPods and visual styles spread faster in the real world than ephemeral concepts. Pictures and short jokes spread faster online because the investment necessary to figure out if they're worth spreading is so tiny.

And of course, plenty of bad ideas spread. Panic, for instance, is a superbad idea at all times, but it spreads faster than most. That's because spreading an idea is rarely a thoughtful, voluntary act. Instead, it is near the core of who we are, and we often do it without thinking much about the implications.