29 gennaio 2006

Sondaggio EuroBlog 2006: i PR si dividono sui blog

business blogIl mondo delle relazioni pubbliche e della comunicazione si mostra ancora nettamente diviso tra sostenitori e scettici nei confronti dell'utilizzo di weblog e wikis nelle relazioni pubbliche.

E' quanto si evince dal primo sondaggio pan-europeo sul tema, condotto da Euprera (Associazione Europea di Ricerca e di Educazione di Relazioni Pubbliche) on-line nei mesi di novembre e dicembre del 2005.

Hanno espresso il loro parere 587 PR professionisti di 33 paesi diversi riguardo a:

  1. familiarità con il mezzo
  2. Intenzione ad implementarlo (in base ai limiti e le opportunità)

I risultati della ricerca dicono che:

  1. I 2/3 dei rispondenti hanno una certa familiarità con i blog, di questi, il 68% ne fa uso intensivo, i restanti ne fanno un uso piuttosto blando
  2. Riguardo alle intenzioni di quei comunicatori che non hanno ancora un blog per uso professionale ad implementarlo, il 42% prevede di attivarne uno entro il prossimo anno, mentre il 32% di essi non è intenzionato a farlo.

Tra i fattori che scoraggiano il loro uso:

  • la difficoltà nel vederci concreti benefici (31%,3%)
  • mancanza di capacità personali (22,1%)
  • problemi di budget (8 % circa)

Ancora fattori limitanti l'uso dei weblogs sono secondo la survey:

  • incapacità a gestire i contenuti
  • difficoltà ad inetgrare i blog nel piano di comunicazione
  • difficoltà a generare idee per i post

Tra i fattori che invece incoraggiano l'uso:

  • la possibilità di esser visti come utilizzatori tecnologie avanzate
  • sfruttare le opportunità di utilizzo offerte da una piattaforma tecnologica economica e facile da usare
  • coinvolgere più persone (impiegati)
  • essere letti e linkati da altri blog
  • comunicare in maniera diretta (bypassando i giornalisti)

Questo è quanto in estrema sintesi esprime la ricerca i cui risultati finali si sapranno a marzo.Per ulteriori approfondimenti vi rinvio al resoconto, in inglese, scaricabile sia dal sito Euroblog che dal sito Ferpi. [via Businessandblog.com]